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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

475979
Angelo Secchi 48 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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altezze loro talora sono enormi, ne abbiamo misurate di quelle che erano 8' cioè un quarto del diametro solare. La velocità di innalzamento si è talora

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tenendo però conto del loro rovesciamento: ma erano assai difficili perchè lo spettro della stella poco sostiene l’illuminazione e lo spettro della

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vive, insieme con altre lucide più deboli: le righe lucide erano stese sopra un fondo luminoso frammiste ad altre nere analoghe a quelle del Sole che

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. Queste erano tutte linee brillanti: di più avea alcune zone vive che richiamavano il 4° tipo, ma colla giunta delle linee lucide. Presto però la stella

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non potemmo trovarle, forse perchè essendo diminuite assai, erano sparite: poscia avendole rinvenute, vedemmo che tutte e tre hanno una riga bleu

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Molte stelle notate negli antichi cataloghi sono ora perdute, nè si possono tutte credere errori d’osservazioni: talune certamente erano pianeti, e

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fin dal tempo loro ne stesero una bella lista, alcuni de’ quali erano separabili in istelle dai loro strumenti ed altri no. Era riservato ad Herschel

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’ingrandimento quanto le planetarie. I due canali neri erano sfuggiti al Devico che molto la studiò, e sono una conformazione assai misteriosa. È difficile

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Comete. Nell’infanzia della scienza, quando la sfera celeste si concepiva una vôlta solida le stelle erano necessariamente stimate fisse, e per giunta

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variazioni progressive dovute alla precessione degli equinozi e dei moti annuali periodici, esse erano differenti dalle osservate a’ suoi tempi di 37

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’anno, e che i massimi tra essi non eccedono 6" e 7"; e questi si trovano solo in pochissime stelle eccezionali. Finchè dunque le osservazioni non erano

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verificarlo colla sperienza, ma i nostri mezzi strumentali erano per ciò troppo grossolani. Per dare una idea della difficoltà dell’esperimento facevamo

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Ma appena furono pubblicati questi risultati del signor Huggins, si vide che erano contrarii agli ultimi nostri e ciò fece una difficoltà. Il signor

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A questa conclusione erano giunti naturalmente gli astronomi non appena ebbero una idea esatta del sistema solare; ma il verificare tal moto

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Questi lavori erano tutti fondati sulle osservazioni dell’Emisfero Nord. Galloway volle discutere le osservazioni dell’Emisfero Sud, e partendo dalle

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facendo però notare che qualche variazione dipendeva da alcune incertezze di cui erano affette le osservazioni di Bradley, e mostrando che la

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, tornò alla carica colla speranza di avere risultati più felici. Ma qual non fu la sua sorpresa in vedere che alcune stelle le quali prima gli erano

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Come era ben naturale, le prime determinazioni di questi moti si riducevano a semplici frazioni di giro, ma erano sufficienti a far conoscere con

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essendo minime, un errore nelle misure di una frazione di secondo, è già una quantità enorme, e ben maggiore pel caso presente che non erano in errore le

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erano influenzate dalla perturbazione prodotta da tali astri invisibili. I movimenti irregolari che manifestavansi in Sirio e Procione fecero credere

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a questo proposito in modo sublime. Il primo a dare il grande annunzio che le stelle erano realmente innumerabili fu Galileo, quando proferì che la

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declinazione. Questi punti erano distribuiti in modo che si venisse a coprire il cielo come di una rete sensibilmente uniforme per tutti i versi,fig. 51. Il

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movimenti della sfera erano obbligati a rinnovare di pianta di tanto in tanto i loro cataloghi delle Asc. Rette e delle Declinazioni.

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tempi periodici dei pianeti, erano nello stesso rapporto che i cubi delle loro distanze medie dal Sole.» Questa importantissima legge che ritiene il

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applicò alle comete, e confermo che esse erano corpi assai più lontani che non si credeva, come già aveva indicato Ticone e altri astronomi anteriori. L

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Winnecke, e 8", 943 secondo Stone, onde i primi risultati di Cassini non erano poi tanto dispregievoli.

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di Maraldi, Pound e Bradley in Europa se ne concluse una parallasse di Marte = 26", 8 e di 10" 2 pel Sole. Questi risultati erano già importantissimi

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non tutti questi luoghi erano in posizioni opportune od accessibili facilmente.

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Le osservazioni del 1761 diedero per parallasse solare dei valori varianti da 8" a 10", ma le circostanze erano poco favorevoli, quindi si ripeterono

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. Non erano come si pretende i suoi lavori soltanto superficiali da divertire la corte, ma serii e profondi. Le scoperte sue sui satelliti di Giove: le

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scienza. Noi crediamo questo un insulto non meritato dall’illustre astronomo. Non erano come si pretende i suoi lavori soltanto superficiali da divertire

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dal tempo che la luce impiegava ad attraversare l’orbita terrestre. Infatti queste tavole erano concluse da moltissime osservazioni di ecclissi fatte in

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le barriere di una sfera materiale, le stelle erano tanti Soli, la mente restò sbalordita dalla vastità dell’Universo che gli si veniva logicamente

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trovati tali angoli apparenti costantissimi, ne concluse che le stelle erano a tal distanza che tutto il grand’orbe svaniva appetto alla loro lontananza

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erano quelli di Pulcova presso Pietroburgo e di Harward College presso Boston, che hanno 16 pollici (= 406mm) di diametro e 6 metri di lunghezza focale

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In questo lavoro si vide che erano comprese in tale zona non solo le stelle principali che formano il gruppo di Orione e del Cane Maggiore, ma

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erano lavoro delle sue mani, e fatti con quell’amore che è ignoto agli artisti puri di oggidì; esso fu il primo ed il più fortunato de’ fondatori dell

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sue con istrumenti che erano lavoro delle sue mani, e fatti con quell’amore che è ignoto agli artisti puri di oggidì; esso fu il primo ed il più

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che solo alcune poche fra le più brillanti non erano fisse, onde dal loro errare furono dette pianeti. Queste furono studiate a parte e si fissarono

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righe, la posizione e la qualità trovati in quelle che esaminò, erano diverse assai da quelle del sole Vedi Astronomische Abhandlungen von Schumacher

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le luci dei corpi celesti erano identiche. Lo strumento da lui usato fu dapprima un teodolite con cannocchiale di sole 13 linee di apertura avanti al

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dovea la stella polare di quel tempo che era l’α (alfa) del Dragone. Ora questi canali sono ostruiti, ma erano ancora aperti nel XIII secolo come ce ne

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Era questo prisma composto di tre altri, figura 7.a: uno mediano F di Flint pesante (borato di piombo) e due altri Fig. 7 C, C' di Crown: erano essi

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I risultati ottenuti dal Donati con questo strumento furono pubblicati nel 1862 in una importante memoria nella quale erano figurati, descritti e

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della puntata e le righe erano fissate con minore esattezza. Ma in quel periodo della scienza si cercava più la forma e qualità degli spettri che

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trovansi incandescenti nell’astro: uno studio simile doveasi pertanto eseguire sulle stelle. Due erano le cose principali da investigare: 1.° quali

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chimiche. Così in Sirio mostrarono che le righe principali erano dell’idrogeno, e che probabilmente eravi anche il sodio e il magnesio. Le nostre

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illusione, nè difetto di strumento, si provò da ciò che mentre col prisma obiettivo in β Gemelli le sue righe fine erano nettissime, in Sirio e α in Lira

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